Anno scolastico all’estero: le esperienze di chi è partito

Ottobre 23, 2023|Categoria: Vita da studente

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Anno scolastico all'estero: le esperienze di chi lo ha fatto

Visitare il Grand Canyon o i bellissimi parchi nazionali, scoprire la West o la East Coast, sperimentare la vita di una piccola cittadina: gli Stati Uniti sono una continua avventura. Viverci ti cambierà la vita: non è un modo di dire, è la verità. Ma come? Cosa devi aspettarti da un periodo di studi trascorso in una città americana? Lo abbiamo chiesto a Lidia e Wanda, due studentesse italiane che hanno deciso di sfidare se stesse e partire. In questo articolo ci hanno raccontato il loro anno scolastico all’estero e le esperienze più significative per loro. Preparati a farti ispirare dalle loro storie di crescita personale, emozioni travolgenti e amicizie durature.

Anno scolastico all’estero: le esperienze di due studentesse partite con Trinity ViaggiStudio

Se stai leggendo il nostro blog, è piuttosto probabile che tu voglia partire per un semestre o un intero anno all’estero, per arricchire il tuo curriculum e frequentare una scuola superiore di un Paese come il Regno Unito, la Germania, o gli USA. Oltre alle informazioni sulle scadenze da rispettare, che sono fondamentali per organizzarti al meglio, è interessante ascoltare i racconti di persone che hanno già affrontato questo tipo di esperienza. Wanda e Lidia sono due di loro: entrambe hanno trascorso negli Stati Uniti un periodo di 10 mesi (l’intero anno scolastico), una in Virginia e l’altra in Connecticut, ospitate da famiglie locali. Le abbiamo intervistate per saperne di più.

Perché l’anno all’estero?

Per prima cosa, abbiamo chiesto a Wanda e Lidia di motivare la loro scelta, sia per quanto riguarda la voglia di studiare all’estero per un anno che la decisione sulla meta. Le due studentesse ci hanno spiegato che la loro priorità era migliorare la conoscenza della lingua inglese, un obiettivo comune a molte persone che fanno questo percorso. Lidia cercava poi un’altra opportunità: poter visitare alcuni college, nella prospettiva di fare domanda per l’iscrizione e frequentare anche l’università all’estero. Per le due ragazze, la meta era inoltre importante che la destinazione fosse un luogo non ancora visitato, sconosciuto, ma al contempo valido sotto il profilo educativo.

Quali paure prima della partenza?

Un nuovo ambiente è stimolante, ma l’idea di lasciare per un anno intero i luoghi abituali e la propria comfort zone può suscitare dei timori. Prima della partenza, infatti, Lidia ci confessa di “aver avuto paura di non riuscire a trovare nuovi amici” una volta arrivata nella High School statunitense. Wanda era più preoccupata da un altro tema, invece, poiché pensava che avrebbe avuto difficoltà ad adattarsi.

Un’esperienza che ha superato ogni aspettativa

Wanda e Lidia hanno frequentato entrambe il quarto anno della scuola superiore rispettivamente in Virginia e in Connecticut. Hanno progettato la partenza e pensato a tutto ciò che avrebbero sperimentato una volta oltre oceano. Eppure, ci raccontano, “il soggiorno ha superato le aspettative”: entrambe si sono trovate molto bene, sia nella scuola che in famiglia e con i coetanei. Si sono accorte, quindi, che ogni timore era del tutto infondato.

Quali differenze rispetto alla scuola (e alla cultura) italiana?

Abbiamo già parlato in modo approfondito delle differenze tra la scuola italiana e la scuola americana: studiare per un anno negli USA vuol dire anche entrare in un sistema che funziona secondo altre regole, studiare materie nuove, confrontarsi con le scadenze e le tipologie di esami. Ma a cambiare è anche il background culturale, come sottolinea Lidia: “in America sono molto più patriottici rispetto all’Italia, hanno tradizioni come la Spirit week (una settimana di festeggiamenti che si tengono a scuola) e sono molto legati agli sport”. “Un altro aspetto che può richiedere un po’ tempo per adattarsi”, aggiunge Wanda, “è il cibo”. Nulla però che abbia impedito alle ragazze di inserirsi nel contesto e vivere al meglio la loro esperienza all’estero!

La vita familiare e l’alloggio

Ragazzi e ragazze che frequentano l’anno all’estero di solito sono ospitati nelle famiglie: nuclei selezionati dalle agenzie che organizzano il soggiorno, che rappresentano un punto di riferimento per chi si trova lontano da casa. L’opinione di Wanda e Lidia è molto positiva: “ho trovato persone fantastiche, che mi hanno accompagnata nel percorso che stavo affrontando dall’inizio fino alla fine. Sono stati tutti disponibili e presenti”, afferma Lidia, mentre Wanda afferma che per lei “sono diventati una seconda famiglia”, alla quale resterà per sempre affezionata.

Com’è una giornata tipo di una exchange student?

È Lidia a raccontarci più in dettaglio le sue giornate: “in Virginia, mi svegliavo alle sei di mattina, prendevo il bus un’ora dopo e iniziavo le lezioni alle sette e trentacinque. Finivo la scuola alle dopo le quattordici e tornavo a casa”. Nel tempo libero, Lidia giocava a tennis e usciva con gli amici, in particolare durante i weekend. Trascorreva poi del tempo con la famiglia ospitante, durante le sere infrasettimanali. Lo sport è fondamentale, nelle High School americane, e infatti anche Wanda lo praticava, con il suo team di atletica.

Il momento più bello

Viaggiare, conoscere altre persone e culture diverse tocca le corde del cuore. Sono tanti i momenti emozionanti di un’esperienza come l’anno da exchange student: sia Wanda che Lidia ne hanno vissuti moltissimi, ma entrambe non hanno alcun dubbio su quello che porteranno con sé per la vita. Per Wanda è stata la visita a New York, mentre per Lidia il giorno della sua Graduation, quando si è diplomata e ha festeggiato con la famiglia ospitante e gli amici.

Un anno indimenticabile: vuoi viverlo anche tu? Parti con Trinity ViaggiStudio

Al termine dell’intervista, abbiamo domandato alle nostre due studentesse se consiglierebbero l’anno all’estero e anche su questa domanda non c’è stata alcuna esitazione. “Un’esperienza che ti arricchisce, ti cambia in meglio e ti apre gli occhi”, secondo Lidia, e che “ti dà modo di conoscere meglio te stessa”, aggiunge Wanda. Ecco perché, se nei tuoi sogni c’e lo studio in una scuola straniera, il nostro consiglio è di abbandonare ogni timore e partire. E se ancora qualcosa ti blocca, Lidia ti sprona a “non avere paura di non esserne all’altezza, o di non potercela fare. Vivi ogni momento perché nessuno te lo darà indietro”. Mentre Wanda conclude dicendo: “Siate leggeri e aperti a tutto, non lasciatevi abbattere dalle prime difficoltà e dai giudizi”. Se vuoi conoscere tutte le opportunità per partire con noi, contattaci insieme ai tuoi genitori: organizzeremo un colloquio e ti aiuteremo a trovare il percorso più adatto alle tue esigenze, dalla documentazione necessaria alle indicazioni logistiche. Siamo un’agenzia specializzata in viaggi studio ed esperienze all’estero e i nostri clienti scelgono di affidarsi a noi per i prezzi competitivi e la grande disponibilità. Mettici alla prova!

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