Novembre 19, 2024|Categoria: Sistema scuola
Un Paese ricco di storia, con una cultura estremamente affascinante, ma allo stesso tempo decisamente all’avanguardia, tecnologico e proiettato al futuro. Stiamo parlando del Giappone, una delle mete più ambite dai viaggiatori di tutto il mondo, comprese le persone che scelgono di studiare per un periodo all’estero in una città giapponese. Il sistema scolastico giapponese, infatti, è molto strutturato e noto per l'alto livello di disciplina e rigore, caratteristiche che lo rendono un'opzione interessante per gli studenti che desiderano vivere un'esperienza di studio all'estero.
Frequentare le scuole giapponesi non è soltanto un'occasione unica per imparare la lingua giapponese, ma anche per immergersi completamente in una cultura diversa, affrontare nuove sfide e scoprire uno stile di vita che unisce modernità e tradizione in maniera decisamente peculiare. Ma come funzionano le scuole nel Paese del Sol Levante? Vediamo insieme come funziona il sistema scolastico giapponese!
Il percorso educativo giapponese è suddiviso in diversi cicli di istruzione obbligatoria e non. La scuola dell'obbligo per tutti inizia all'età di 6 anni e termina a 15 anni, ma i giovani giapponesi sono fortemente incoraggiati a proseguire anche dopo aver concluso i cicli obbligatori, specializzandosi e approfondendo le proprie conoscenze e competenze.
Il primo step scolastico è, come praticamente ovunque nel mondo, la scuola elementare che in Giappone si chiama Shōgakkō. Dura sei anni e rappresenta il primo ciclo dell'istruzione obbligatoria: in questo periodo, studenti e studentesse apprendono le basi di materie come giapponese, matematica, scienze, studi sociali, arte e musica. Una caratteristica specifica della scuola elementare in Giappone è l'importanza data all'educazione morale e civica, che insegna ai bambini il rispetto per gli altri, la disciplina e il lavoro di squadra.
Anche la scuola media fa pienamente parte del ciclo obbligatorio. Gli studenti in questi anni affrontano un curriculum più complesso che include inglese, storia, educazione fisica, e altre materie più avanzate. La scuola media è particolarmente impegnativa, perché deve preparare alunni e alunne a sostenere gli esami di ammissione alle scuole superiori, un momento di cruciale importanza per il futuro scolastico, accademico e professionale dei giovani giapponesi.
La scuola superiore in Giappone non è obbligatoria, ma la maggioranza degli studenti decide di proseguire i propri studi e frequentarla. La Kōkō dura tre anni, dai 15 ai 18 anni, ed è considerata un periodo molto impegnativo poiché prepara gli studenti all’ingresso nel mondo universitario o professionale.
Le scuole superiori si dividono principalmente in scuole accademiche e scuole tecniche/professionali. Le prime preparano gli studenti per gli esami di ammissione all'università, mentre le seconde offrono una formazione più orientata al mondo del lavoro, fornendo competenze pratiche e specifiche per determinate professioni.
Il curriculum delle scuole superiori prevede alcune materie obbligatorie per tutti come giapponese, matematica, scienze, studi sociali, inglese ed educazione fisica. Tuttavia, gli studenti possono scegliere corsi opzionali in base ai propri interessi e alle future aspirazioni di carriera. La frequenza e la disciplina sono elementi centrali della vita scolastica, e l’impegno richiesto è particolarmente alto, soprattutto per chi mira a entrare nelle università più prestigiose.
Le scuole superiori giapponesi sono anche conosciute per le loro attività extracurricolari, come i club sportivi, culturali o artistici, che rappresentano un’importante parte della vita studentesca. Queste attività sono viste come strumenti per rafforzare l’appartenenza alla comunità scolastica, un’altra caratteristica tipica delle scuole giapponesi.
Infine, per accedere alle scuole superiori, gli studenti devono superare gli esami di ammissione, che variano in difficoltà a seconda della reputazione e della competitività dell'istituto. La preparazione per questi esami è rigorosa e comporta spesso lunghi orari di studio e corsi di recupero pomeridiani.
Dopo la scuola superiore, gli studenti che desiderano continuare i propri studi accademici possono iscriversi all'università o seguire corsi tecnici e professionali più specifici. Il percorso universitario dura generalmente quattro anni, ma dipende dall’indirizzo, dalla facoltà e dal percorso che viene scelto.
Il calendario scolastico giapponese è suddiviso in tre trimestri. L’anno scolastico, però, non inizia alla fine dell’estate come in Europa, bensì in primavera! Si tratta di una scelta culturale, perché in Giappone la primavera è una stagione simbolicamente associata ai nuovi inizi, perfetta quindi per tenere a battesimo anche l’inizio dell’anno scolastico!
La scuola giapponese è quindi così organizzata:
Le vacanze principali si svolgono in estate (da fine luglio a fine agosto), a fine dicembre e a marzo, al termine dell’anno scolastico.
La giornata scolastica in Giappone generalmente inizia verso le 8.30 e termina nel pomeriggio, ma per molti studenti non finisce qui. Ci sono infatti numerose attività extracurricolari, come club sportivi o culturali, che si svolgono nel pomeriggio o la sera. Inoltre, molte scuole propongono agli studenti l’opportunità di seguire lezioni di recupero o preparazione per gli esami durante le ore serali.
Un’altra caratteristica che rende le scuole in Giappone uniche è il “cleaning time”: ogni giorno, gli studenti partecipano alla pulizia della scuola, un'attività che mira a insegnare l'importanza del rispetto per gli spazi comuni.
Abbiamo visto come il sistema scolastico giapponese sia molto competitivo e richieda agli studenti e alle studentesse una costante attenzione e preparazione, ma come funzionano i voti veri e propri? Innanzitutto è utile sapere che gli studenti non sono valutati solo attraverso esami scritti, ma anche in base alla partecipazione attiva, al comportamento in classe e alla loro capacità di rispettare le regole.
Il sistema di votazione utilizza una scala numerica da 1 a 5, dove:
Oltre a questa scala, alcune scuole possono adottare sistemi di valutazione differenti, con lettere (A, B, C, D, E) o percentuali, ma l’approccio rimane molto simile: gli studenti sono valutati costantemente su una combinazione di performance accademica e comportamento generale.
Gli esami scolastici sono un punto focale del sistema di valutazione giapponese. Alla fine della scuola media, gli studenti devono affrontare un importante esame di ammissione per accedere alla scuola superiore. Questo esame varia a seconda della scuola a cui si fa domanda: alcune scuole superiori sono altamente competitive. Per questo, molti studenti frequentano corsi preparatori chiamati juku (scuole serali) per migliorare le loro competenze e massimizzare le possibilità di successo.
Lo stesso meccanismo si ripete alla fine della scuola superiore per chi desidera accedere all'università. Gli studenti devono superare un esame nazionale molto selettivo chiamato National Center Test for University Admissions, seguito da test specifici per le università prescelte. Questo esame rappresenta un momento chiave per la vita accademica dei giovani giapponesi perché l’esito può influenzare profondamente il futuro lavorativo e personale.
Ci sono molte curiosità legate alla cultura nipponica, ma la scuola in Giappone è proprio lo specchio della società e della cultura. Ciò si riflette nel calendario scolastico così come nelle modalità di valutazione, ma emerge in maniera ancor più evidente in una serie di tradizioni scolastiche, che contribuiscono a creare un forte senso di unità tra gli studenti e il personale scolastico.
Una delle tradizioni più importanti riguarda le cerimonie d’inizio e fine anno scolastico. L'anno scolastico in Giappone, come abbiamo visto, inizia ad aprile e termina a marzo dell'anno successivo, e sia l'inaugurazione che la chiusura dell'anno scolastico sono accompagnate da cerimonie solenni. Durante la cerimonia d’inizio anno, i nuovi studenti vengono accolti, mentre quella di fine anno celebra i diplomandi che lasciano la scuola. Questi eventi includono discorsi del preside e dei rappresentanti degli studenti, e sono un momento formale di grande significato nella vita scolastica.
Le uniformi scolastiche sono un altro simbolo distintivo della vita nelle scuole giapponesi. Le uniformi non sono solo un modo per mantenere l’ordine, ma anche per promuovere l’uguaglianza tra gli studenti e sono previste sia nelle scuole medie sia in quelle superiori. Le più iconiche, che conosciamo bene anche in Europa grazie ai manga, sono quelle in stile militare per i ragazzi, chiamate gakuran, e quelle in stile marinaretto per le ragazze, conosciute come seifuku.
Infine, uno degli eventi più attesi dagli studenti è il bunkasai, ovvero il festival culturale scolastico. Ogni anno, le scuole giapponesi organizzano questo evento in cui le classi preparano spettacoli teatrali, mostre, laboratori artistici o stand gastronomici per presentare il loro lavoro a genitori e visitatori. Il bunkasai rappresenta un momento di grande condivisione e celebrazione della creatività degli studenti e delle studentesse, e per questo è molto amato.
L'anno scolastico all’estero in Giappone rappresenta un’esperienza formativa incredibilmente ricca, specialmente per chi ha già una buona conoscenza della lingua inglese. In alcune scuole giapponesi, infatti, parte delle lezioni viene svolta in inglese, offrendo l’opportunità di perfezionare anche questa lingua oltre al giapponese.
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