Didattica inclusiva: che cos’è e come si applica

Ottobre 29, 2024|Categoria: Sistema scuola

Torna a Sistema scuola

La riflessione sull’apprendimento, sui modelli di insegnamento e sulla formazione è alla base dell’attività di chi, come noi di Trinity ViaggiStudio, si occupa direttamente di educazione e, nel nostro caso, di esperienze dedicate allo studio delle lingue straniere. Per questo parlare di didattica inclusiva, di progettazione in tal senso di strumenti pratici significa spingerci fino alle radici stesse della nostra attività. In un contesto culturale e sociale in mutamento, la didattica inclusiva non è semplicemente un trend, ma uno dei pilastri dell’evoluzione della formazione.

Vediamo insieme in cosa consiste la didattica inclusiva e come può trasformare anche i viaggi di studio all’estero in opportunità per tutti i giovani che desiderano esplorare il mondo, senza limiti.

In cosa consiste la didattica inclusiva?

La didattica inclusiva è un insieme di pratiche e strumenti applicati in classe per far sì che l’educazione sia accessibile e stimolante per tutti. Indipendentemente dal proprio background di partenza, ogni studente e ogni studentessa viene valutato in maniera equa e ha le stesse opportunità di apprendimento e di crescita. 

Nel contesto scolastico e formativo, inclusività significa, dunque, integrazione, equità e rispetto per raggiungere insieme ciascuno i propri obiettivi ed esplorare il proprio potenziale. In sintesi, la didattica inclusiva si basa sull'idea che ogni studente è un individuo unico con le proprie forze e sfide, e mira a creare un contesto educativo che rispetti e valorizzi questa diversità.

Normative per una didattica inclusiva

È utile comprendere anche il quadro normativo che favorisce l’applicazione e lo sviluppo della didattica inclusiva. In Italia, queste norme sono ben delineate dalla Legge 170/2010 per gli studenti con DSA e dal Decreto Legislativo 66/2017 per gli studenti con disabilità. A livello internazionale, l’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite promuove un’educazione inclusiva e di qualità per tutti, sancendo l'importanza di abbattere le barriere per studenti con bisogni speciali.

La Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità del 2006 sottolinea l'obbligo per gli stati membri di garantire che le persone con disabilità abbiano accesso a un'istruzione di qualità, su base di uguaglianza con gli altri.

DSA e BES, in breve una definizione

La progettazione della didattica inclusiva riguarda tutti gli alunni e le alunne che frequentano un corso, che sia in classe oppure all’estero, ma spesso è associata a ragazzi e ragazze con DSA o BES, sigle che meritano un breve approfondimento prima di procedere con l’articolo.

I Disturbi Specifici di Apprendimento (DSA) comprendono una serie di difficoltà che interessano principalmente le abilità di lettura, scrittura e calcolo. Tra i più comuni troviamo la dislessia (difficoltà nella lettura), la disgrafia (difficoltà nella scrittura), la disortografia (errori ortografici) e la discalculia (difficoltà nel calcolo). Questi disturbi non sono correlati a deficit intellettivi o sensoriali, ma derivano da differenze neurologiche che influenzano il modo in cui il cervello elabora le informazioni.

I Bisogni Educativi Speciali (BES), invece, si riferiscono a una gamma più ampia di esigenze educative che possono derivare da condizioni fisiche, cognitive, emotive o sociali. Oltre ai DSA, i BES possono includere difficoltà legate a situazioni familiari, socio-economiche o culturali che possono influire sul rendimento scolastico, sulla concentrazione o sui risultati che i ragazzi possono o non possono ottenere. 

La storia della progettazione della didattica inclusiva

L'evoluzione della didattica inclusiva ha radici nel XX secolo, quando i primi movimenti per i diritti delle persone con disabilità iniziarono a porre l’accento sull’importanza di un'educazione accessibile a tutti. 

Nel corso degli anni, l'inclusione scolastica è passata dall'idea di "integrazione", dove gli studenti con bisogni speciali erano accettati nelle scuole ma con un percorso separato, alla ricerca di una vera e propria inclusione, secondo cui ogni studente è coinvolto nel percorso formativo in maniera attiva. Questo approccio, con i suoi strumenti e le sue modalità di progettazione, sono approdati infine negli ultimi anni in tutte le attività formative, inclusi i corsi di lingua all’estero.

Il principio è quello di rendere ogni ambiente accessibile, aperto e accogliente per tutti gli studenti e le studentesse, ciascuno con i propri bisogni.

Come rendere l’apprendimento di una materia più inclusivo

La strada verso una maggiore inclusività in classe parte dall’accogliere i principi della didattica inclusiva e, quindi, da una profonda autoanalisi da parte dell’insegnante. È fondamentale, infatti, eliminare qualsiasi forma di pregiudizio, abbandonare alcuni meccanismi che potrebbero essersi molto consolidati nel tempo e introdurre una valutazione critica anche degli strumenti che vengono abitualmente utilizzati. Il primo passo verso l’inclusività è la consapevolezza. 

Da qui, l’insegnante o l’educatore può attuare alcune azioni mirate per trasmettere questo valore anche in classe. Ecco alcuni accorgimenti:

  • Creare un ambiente aperto e accogliente dove ogni studente si sente al sicuro.
  • Favorire il senso di comunità tra gli alunni, in maniera tale che si sentano parte di un gruppo.
  • Trasmettere i valori dell’inclusione, del rispetto e dell’accettazione della diversità alla classe;
  • Stimolare la partecipazione e l’ascolto attivo, due elementi chiave per incoraggiare e sostenere l’autostima di tutti gli alunni e alunne;
  • Combattere i pregiudizi in maniera attiva, riconoscendo e individuando la loro presenza sia nei materiali di studio sia nelle interazioni scolastiche dentro all’aula.

Queste azioni pratiche si intrecciano con l’esigenza di personalizzare il percorso didattico

È fondamentale, nell’ambito della didattica inclusiva, dare spazio a voci diverse e prospettive originali: in questo modo tutti i ragazzi sono incoraggiati a far sentire la propria voce e a sviluppare il pensiero critico. La personalizzazione si esprime anche attraverso un rapporto personale con gli studenti, utile anche per stanare eventuali pregiudizi sottili o impliciti. In questa maniera sarà più semplice far sì che nessuno resti indietro e tutti i membri della classe possano procedere nella loro strada verso l’apprendimento.

Didattica inclusiva e nuove tecnologie

L'uso delle nuove tecnologie ha permesso alle progettualità di didattica inclusiva di evolvere ulteriormente perché consentono di impiegare strumenti che rendono l'apprendimento più accessibile e personalizzato. In questo contesto, l'integrazione di software educativi, app e strumenti digitali rappresenta un importante supporto per gli studenti con DSA, BES e altre necessità educative.

Le lavagne interattive multimediali (LIM), per esempio, permettono di visualizzare contenuti in formati diversi, facilitando l’apprendimento visivo e pratico. Le app di sintesi vocale e i software di riconoscimento vocale sono strumenti preziosi per gli studenti con dislessia, poiché trasformano il testo in audio e viceversa, rendendo più fluida la lettura e la scrittura.

Didattica inclusiva nei viaggi studio

I principi e le azioni della didattica inclusiva si possono applicare in qualsiasi contesto di formazione, incluse le classi dedicate all’apprendimento di una lingua straniera in Italia e all’estero. 

A lungo esperienze come le vacanze studio o l’anno di studio all’estero non sono state facili o accessibili per tutti e proprio per questo, noi di Trinity ViaggiStudio, abbiamo voluto elaborare dei percorsi speciali che favorissero la partecipazione di più bambini e ragazzi alle nostre attività. Il progetto si chiama “Uno per tutti, tutti per uno” e prevede opportunità specifiche e sicure per partire per studenti con disturbi dell’apprendimento (DSA) o con bisogni educativi speciali (BES), e uno specifico programma per ragazzi e ragazze che soffrono di diabete mellito di tipo 1 (DM1). 

I benefici di una vacanza studio per ragazzi con dislessia e altri DSA o BES sono significativi. Proprio per questo, lavoriamo su un approccio comunicativo inclusivo che permetta agli studenti di migliorare l’inglese e, allo stesso tempo, aumentare motivazione e fiducia in se stessi. Coerentemente con i principi della didattica inclusiva questo programma sviluppa alcune strategie specifiche:

  • organizzare un ambiente di studio adatto;
  • pianificare i task di apprendimento;
  • facilitare le attività;
  • prediligere lo speaking a writing e reading;
  • stimolare la curiosità;
  • valorizzare i successi;
  • sviluppare la capacità di concentrazione.

Inoltre, viene utilizzato un software specifico e realizzato un sistema di tutoraggio che assicura una piena personalizzazione del percorso. 

Per quanto riguarda il programma di soggiorni studio per studenti con diabete mellito di tipo 1 le parole chiave sono sicurezza e inclusività. In questo caso, è prevista la presenza di un medico/accompagnatore dedicato che segue e assiste durante tutte le fasi della vacanza studio il ragazzo o la ragazza con DM1. Grazie a ciò, diventa possibile una partecipazione piena a tutte le attività del percorso di studio, costruendo insieme agli amici e alle amiche un’esperienza serena e indimenticabile. 

Se vuoi conoscere meglio il nostro percorso e programmi speciali o approfondire l’approccio didattico dei docenti partner, contattaci. Ascolteremo le tue esigenze e valuteremo insieme qual è la soluzione ideale per partecipare a un’esperienza formativa unica sia dal punto di vista didattico sia umano!

Altri articoli

Sistema scuola
PCTO all’estero: tutto ciò che ti serve sapere

PCTO all’estero: tutto ciò che ti serve sapere

Tutto ciò che ti serve sapere dall’orientamento scolastico all’estero ai requisiti per svolgere il PCTO fuori dall’Italia.


Sistema scuola
QCER: scopri il tuo livello di conoscenza della lingua

QCER: scopri il tuo livello di conoscenza della lingua

Come funziona la valutazione dei livelli di competenza linguistica secondo il quadro europeo QCER. Ciò che ti serve sapere


Sistema scuola
Anno all'estero: normativa e regole da seguire

Anno all'estero: normativa e regole da seguire

Vuoi proporre l'esperienza di anno all'estero ai tuoi studenti e vuoi scoprire di più sulla normativa e le regole da seguire? Leggi l'articolo


torna su